Il Priore in carica dal I gennaio 2002 – AVV. Eugenio Anguilla
Spesso ci interroghiamo su come sarà il nostro futuro, breve o lungo che possa essere. E nel quale la nostra età anagrafica ci consente di sperare.
È pur vero che possiamo darci subito una prima, inconfutabile risposta: il futuro è nelle mani di Dio. Ma è pur vero che non possiamo non ammettere che esso dipende anche dalle nostre azioni, dal nostro modo di essere. Per chiunque appartenga ad un gruppo è doveroso interrogarsi. La vitalità e la sopravvivenza di un’aggregazione non è una responsabilità circoscritta solo ad alcuni, ma grava su ogni singolo componente, in quanto il comportamento di ciascuno è fondamentale ed è imprescindibile per assicurarne la longevità.
Ma cosa impedisce un sano dinamismo, cosa deve fare ciascuno di noi, affinché il cammino sia orientato corret tamente al futuro ?
Situazioni di rivalità e di antagonismo ne turbano la vita e sono presagio di una morte indecorosa ed ingiusta dell’aggregazione, unica pos sibile vittima di atteggiamenti errati.
Comportamenti che si concretizzano non solo con l’agire ma anche con il disinteresse verso la vita associativa.
Oltre che prevedere gli effetti di siffatte situazioni, è necessario, pertanto, individuare le cause che le determinano e gli antidoti per risolverle.
Conflittualità, livore, acredine, antagonismo prendono piede nel momento in cui manca lo spirito di comunione che deve caratterizzare ogni momento.
Amicizia e comunione costituiscono, infatti, l’unica vera forza rigeneratrice, in grado di assicurare un valido cammino nel rispetto dei valori fondamentali.
La comunione deve essere piena, senza limiti e senza condizioni, a cominciare da quella con gli ultimi e i bisognosi.
Il nostro essere “cum fratres” deve sempre tendere ad essere “fratres in unum”.
Eugenio Anguilla
Commissario Arcivescovile
Federazione Confraternite – Lecce
Ascriversi all’Arciconfraternita è camminare nella Chiesa con lo stesso slancio evangelico
che fu dei santi che ci hanno preceduto e che ci guidano.